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Una veduta di Matera: il Sasso Barisano |
Seguendo la filosofia del mio blog, dovrei parlarvi dei sapori e delle suggestioni culinarie di questa terra, ma non posso fare a meno, prima, di tentare di descrivere quello che ho provato visitandola. Le atmosfere al di fuori di qualsiasi collocazione spazio-temporale, le sfumature dei sassi materani e i colori intensi della natura lucana, a tratti lunare, in altri rigogliosa e coperta di boschi. L'asprezza della terra, scavata e percorsa da gravine e calanchi, e l'incontro con la gente, fiera e malinconica. Il sapore vero di qualsiasi cosa sia autentica tradizione locale.
Non c'è finzione, niente di costruito ad arte, tutto è vero e fermo nel tempo, e allo stesso modo perso per sempre. E' palpabile il senso di nostalgia tra i materani per un tempo in cui tutto era veramente vero e non un'attrazione per turisti, ma si percepisce anche gratitudine nei confronti del viaggiatore che dimostra un apprezzamento sincero per quello che miracolosamente si trova davanti, pur non riuscendo mai a capirlo fino in fondo.
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Una veduta di Matera: il Sasso Caveoso |
Non so bene da dove cominciare a descrivere quel concerto di sapori che è ancora così vivo nella mia mente, ma credo di dover partire da quelli che ho ancora modo di rinfrescare, anche ora che sono tornata alla base.
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I profumati peperoni cruschi |
A Matera abbiamo avuto occasione di assaggiarli in tre perfette varianti: in un caso come semplice antipasto, utilizzando i peperoni cruschi passati un po' nel forno in modo da renderli ancora più croccanti e stuzzicanti. Al mercato, quando li ho acquistati, mi hanno suggerito infatti di rimetterli in forno ventilato ad una temperatura molto bassa, circa 40-50° C, per 5-10 minuti, ma provandoci velocemente ho notato che c'è bisogno, almeno per raggiungere la croccantezza che ho in mente e ho sperimentato, di una temperatura più elevata, forse sugli 80-100° C. Poi vi farò sapere, quando avrò le idee più chiare...
Ancora peperoni cruschi come condimento per primi piatti a base di pasta fresca, in un grande mix tradizionale con mollica fritta (nel nostro caso peperoni e mollica fritta si accompagnavano anche a crema di zucca e pezzettini dell'ottima salsiccia locale). E infine, con un secondo piatto a base di baccalà, a colorare una morbida vellutata di ceci.
Non ho tralasciato poi il vino, con del buon Primitivo sfuso (cantina Di Taranto: ottimo vino e ottima cantina che ha un delizioso negozietto appena usciti dai Sassi), e poi una montagna di prodotti da forno dell'indimenticato Panificio Cifarelli (Matera Nuova, via Istria)!
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Le scaldatelle piccanti del Panificio Cifarelli di Matera |
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I biscottini al vino bianco zuccherati del Panificio Cifarelli di Matera |
Dai prodotti tipici alla cucina: pasta fresca declinata in qualsiasi forma, ottime carni di manzo podolico e verdure profumatissime hanno accompagnato i nostri percorsi culinari, miei e di mio marito ovviamente.
Il grandioso antipasto di verdure della Trattoria del Caveoso |
Non posso che augurare a tutti di scegliere Matera come meta di viaggio (anche se penso che il mio discorso in merito non finisca qui e che tornerò a parlarne presto, non fosse altro che per evocarne sapori e rinnovate suggestioni nella mie ricette quotidiane) e come cornice indimenticabile di altrettanto indimenticabili itinerari enogastronomici.
Buon viaggio!
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