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venerdì 29 giugno 2012

In cucina: coppa fresca alla ricotta, banana e cioccolato fondente

La mia coppa fresca alla ricotta, banana e cioccolato fondente

Un post veloce veloce come quest'idea semplice, gustosa e soffice. Un dolce finalmente! Non un dolce come si deve forse... ma una coccola estiva, per un fine cena del weekend in cui abbandonarsi a piccole soddisfazioni senza eccessi. 
Allora, come nasce l'idea. Lo spunto viene da un ingrediente capitato nel mio frigo, grazie a mio padre che ha avuto in regalo da un pastore (altra nota bucolica come direbbe qualche lettore...) una freschissima ricotta di pecora che era veramente qualcosa di eccezionale.
Non potevo "sprecarla" in una ricetta calda in cui avrebbe perso quella freschezza, quella morbidezza e gusto che la caratterizzavano. Ho pensato allora di proporre (per me e mio marito...) un revival di quella ricotta dolce, con caffè macinato (o cacao amaro) e zucchero che preparava mia madre quando ero piccola.
L'ho rivisitata così: ho lavorato la ricotta con un po' di zucchero a velo, fino a farla diventare una crema irresistibile, ho aggiunto delle ottime gocce di cioccolato fondente (Perugina), e ho assemblato la mia coppa-bicchiere in vetro trasparente con la crema di ricotta e cioccolato, intervallando con biscotti croccanti ai cereali (Grancereale), e guarnendo alla fine con fettine di banana e altre gocce di cioccolato.
Qualcosa di divino! Da non perdere!
Alla prossima...

mercoledì 20 giugno 2012

In cucina: orecchiette fresche con zucchine, basilico e pistacchi

Le mie orecchiette fresche con zucchine, basilico e pistacchi
Un piatto di pasta fumante con questo caldo? No grazie... Eppure credo che una ricettina così potrebbe stuzzicare anche i più accaldati e inappetenti tra quelli che in questi giorni soffrono l'annunciata afa di giugno.
Allora, gli ingredienti prescelti: come base, delle fantastiche orecchiette fresche (come già detto credo, al supermercato ne ho trovata un'ottima qualità, sono le orecchiette del Pastificio dei Trulli, molto buone: cotte in acqua bollente salata per non più di 4 minuti, per poi ripassarle un paio di minuti in padella con il condimento).
Poi, le mie zucchine preparate in forno semplicemente con olio e sale (ovviamente vanno benissimo anche delle zucchine in padella): sembra impossibile ma d'estate ho praticamente sempre un piatto di zucchine, melanzane o anche peperoni pronti in frigo già cotti, in modo da poterli utilizzare nelle ricette estemporanee che mi saltano in mente, soprattutto quando torno affamata dal lavoro.
Questa volta però avevo qualcosa di buono in più: del fantastico basilico freschissimo che mio padre aveva avuto dal contadino. Un basilico profumatissimo e con delle foglie belle grandi e integre. Perfetto per essere mangiato fresco, per aromatizzare e insaporire.
Mi sono quindi ricordata di aver sentito di questo buon accostamento tra zucchine e basilico e ho voluto provare. Il basilico l'ho semplicemente tagliuzzato a striscioline con le forbici: in parte l'ho aggiunto alle zucchine che ho ripassato un attimo in padella prima di scolarvi la pasta, il resto l'ho tenuto da parte per la guarnizione finale a crudo.
Infine i pistacchi (quelli già tostati e salati)! Una rinnovata e inspiegabile passione per i pistacchi mi sta portando in questi ultimi tempi a utilizzarli in tante ricette (ne ho una molto fresca e gustosa con la carne che posterò prossimamente), e in particolare nelle insalate, per renderle un piatto più invitante e anche più completo credo dal punto di vista nutritivo. I pistacchi li ho aggiunti verso la fine al condimento a base di zucchine e basilico, e poi ho unito la pasta, lasciando che abbracciasse questo profumato mix di consistenze e sapori.
Risultato pienamente soddisfacente, saporito e rinfrescante.
Provare per credere... buon appetito... e alla prossima!

mercoledì 13 giugno 2012

In cucina: insalata freschissima con ceci, melanzane al forno e rucola campagnola

La mia insalata freschissima con ceci, melanzane al forno e rucola campagnola

Sono di nuovo qua... in un pomeriggio ancora più o meno arieggiato, in attesa dell'afa predetta per il weekend... E cosa fare di meglio che prepararsi all'estate che avanza, con esperienze culinarie sfiziose, ma sempre all'insegna della freschezza e della leggerezza (più o meno..)?
E siccome non mi arrendo all'idea di una semplice caprese o di una banale insalatina mista, ecco che il cervello galoppa alla ricerca di nuovi accostamenti, sapori semplici ed essenziali ma che non devono mai essere banali. Sennò che gusto c'è?
Il bello delle insalate fantasia è questo: non c'è niente da cucinare, si prendono foglie, verdure, vasetti vari, legumi, tonni e pesci affumicati, salumi e chissà cos'altro può capitare a tiro tra frigo e dispensa (ah, non dimentichiamo frutta secca, tipo noci, pinoli, pistacchi, e semini, come quelli di girasole, di papavero o di cumino, che passione i semini nell'insalata!), e si mette tutto insieme, si condisce a piacere (anche qui il discorso è lungo e forse in un prossimo post parlerò anche dei miei condimenti preferiti per l'insalata) e il gioco è fatto.
Certo non tutto sta bene con tutto, ma basta provare!
Ed eccoci al punto... Cosa avevo io nel frigo qualche giorno fa, desiderosa di un bel piatto fresco e scoraggiata dall'idea di preparare un piatto di pasta al ritorno dal lavoro, immergendomi nei fumi dell'acqua bollente e della padella sfrigolante?
Allora: nella mia dispensa non mancano quasi mai due o tre vasetti misti tra ceci lessati, fagioli borlotti o fagioli corona de Le Conserve della nonna, una passione tramandata di madre in figlia ormai da diversi anni... Scegliamo quindi i ceci, ed è già un ottimo punto di partenza.
Passiamo al frigo: altra cosa che qui non manca mai d'estate sono dei bei piatti di melanzane/zucchine/peperoni cotti al forno con olio e sale e conservati per qualche giorno in frigorifero, pronti per diventare condimenti per pasta, per insalate, contorni per carne, formaggi e affettati, antipastini e così via. In questo caso, melanzane (ottimo accostamento mediorientale quello tra ceci e melanzane)!
E che cos'altro? I miei fidati pomodorini Piccadilly: scelgo quelli meno maturi, mentre quelli più rossi li lascio da parte per preparare un prossimo sughetto fresco.
E ancora, la rucola campagnola freschissima, con quel gusto un po' piccante non amaro, procurata da mio padre, e colta fresca dal contadino. Non si può desiderare di meglio direi...
A questo punto c'è proprio tutto, una bella lavata e tagliuzzata, condimento a base di olio extravergine d'oliva e aceto balsamico di Modena IGP, sale e una spruzzatina di pepe nero per gradire...
E bon appetit!
Alla prossima!

lunedì 4 giugno 2012

In cucina: spaghettata ai profumi mediterranei

La mia spaghettata ai profumi mediterranei
Allora... pranzo veloce per affamati di ritorno dalla spiaggia... Ecco uno spaghetto rapido, con praticamente tutti gli ingredienti a crudo o appena scottati in padella, con i profumi del Mediterraneo e la freschezza che si richiede ad un pasto estivo ricco di gusto e sostanza... ma senza appesantirsi.
La storia della mia spaghettata ai profumi mediterranei inizia così, con l'idea (simile alla puttanesca ma con qualche nota di leggerezza in più), di arricchire dei semplici spaghetti al sugo veloce di pomodorini, con il gusto di ingredienti sapidi ma allo stesso tempo freschi e leggeri.
Mentre si lascia stufare una cipolla con un fondo d'olio extravergine d'oliva, e con l'aggiunta successiva di un goccio di vino bianco e di acqua se necessario, si può preparare il trito che costituisce il segreto di questo piatto di pasta semplicissimo. Piccola aggiunta: al fondo di cipolla si possono incorporare, per un po' di carattere in più, delle acciughe o in alternativa della pasta di acciughe: io ho usato quest'ultima, ma ho provato anche senza, e la spaghettata mediterranea è ottima in entrambi i casi!
Il trito è composto da olive nere (belle carnose, tipo olive greche), capperi (sottosale, dissalati tenendoli in ammollo qualche minuto in acqua fredda: io ho usato circa 12-15 capperi per due persone, ma se si è un fan particolare dei capperi si possono inserire in quantità maggiori...) e prezzemolo (e volendo un po' di timo fresco: io ce l'avevo e quindi l'ho messo). Bisognerebbe cercare di tritare il tutto abbastanza finemente, ma come al solito non sono così precisa nei miei lavori in cucina, e quindi, per far prima, ho lasciato pezzetti piuttosto evidenti alla vista, e da sentire sotto i denti, dei vari ingredienti che compongono il trito.
Gli spaghetti nei frattempo si possono buttare nell'acqua bollente, anche perché a questo punto non rimane che tagliare qualche pomodorino (come al solito prediligo i miei amati pomodorini Piccadilly) a cubetti o a pezzetti irregolari, non importa. Devo ammettere che quando ieri ho preparato questo piatto, di ritorno dalla spiaggia, avevo in frigorifero solo tre pomodorini abbastanza grandi... e per fortuna sono stati sufficienti per due persone. Ma come dose consiglio almeno tre pomodorini a testa.
La bellezza di questa ricetta è che la fase che richiede più tempo è quella che riguarda la cipolla, da imbiondire e stufare un po', per non lasciarla proprio cruda: i pomodorini vanno infatti solo scottati nel fondo di cipolla a fuoco alto, subito prima di buttare dentro il trito e gli spaghetti per una bella e veloce saltata, con l'aggiunta d'acqua di cottura della pasta, se necessario per amalgamare il tutto, ma senza esagerare per non togliere al piatto la sua stupenda sapidità.
Ed ecco tutto!
Un gustoso e convinto... buon appetito!